I modelli, immobili su piedistalli, sono circondati, oltre che dagli spettatori che camminano intorno, da sedie e lampade antiche ricoperte di ragnatele e ricostruzioni quasi spettrali: è il simbolismo di Baudelaire che, soprattutto attraverso la poesia "Spleen", descrive il sentimento dell'uomo in un'epoca capitalista e considerata ipocrita.
L'uomo è angosciato e la sua coscienza è ormai logora.
Tutto intorno è quindi decadente, i capi sono resi quasi marmorizzati, come se pigmentati, ad effetto scotch, grazie a trattamenti di stampa ad acqua.
Accessori come cinture di morbide plastiche sono associate per contrasto a cavità metalliche o sciarpe di garza naturale a protezioni di plastica high-tech: tutto per denunciare l'inconciliabilità tra uomo e mondo circostante.
Eugenio Cassata e Martina Ponti
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