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martedì 20 gennaio 2009

Pitti Uomo e Pitti W chiudono all'insegna dell'ottimismo

La settantacinquesima edizione di Pitti Uomo e la terza di Pitti W Woman Precollection si sono concluse lo scorso 16 gennaio in un clima di ottimismo dovuto al record di espositori e alla confortante tenuta dei compratori.
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, ricorda come nei quattro giorni del salone abbia raccolto i commenti positivi di espositori e compratori che hanno detto di aver vissuto un'edizione energetica, con una razionalizzazione delle presenze ma con tutti i top buyer e i department store più importanti presenti.
Le nuove date del salone, sottolinea Napoleone, hanno avuto l'effetto di rendere più omogeneo il flusso delle presenze e di aumentare la permannza dei buyer in Fortezza.
L'affluenza a Pitti Uomo è stata di 22.672 buyer, di cui il 31% provenienti dall'estero, in lieve diminuzione rispetto ai livelli di presenze registrati nell'ultima edizione invernale.
Nonostante la crisi dei consumi ha tenuto molto bene il mercato italiano con un numero di compratori pressochè invariato rispetto a quelli intervenuti nel corso dell'ultima edizione.
A fronte di un calo di buyer provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone, Russia e Spagna, hanno fatto registrare performance positive Francia, Svizzera, Emirati Arabi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Libano, Paese che ha raddoppiato le proprie presenze.
Pitti W ha chiuso facendo registrare un'affluenza complessiva di 5.243 buyer, che hanno visitato gli spazi della Dogana e la nuova area Designer Collection a Villa Vittoria.
Rispetto alla scorsa edizione, il salone dedicato alle precollezioni femminili ha segnato un aumento del 30% delle presenze complessive, con un + 22% dall'estero e un + 35% dall'Italia.

Luca Micheletto

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