La donna portata in passerella dallo stilista libanese è lontana dai red carpet e dalle cerimonie orientaleggianti e indossa creazioni ispirate alle fantastiche immaginazioni dei lavori di Alphonse Mucha.
Gli abiti sono in seta, chiffon, organza o merletti e arricchiti da cristalli di rocca, lustrini, frammenti di marabù e cumuli di pelliccia.
Le uscite, rigorosamente in bianco, prevedono fluttuanti e vaporose gonne danzanti, luminosi panneggi, spalline a pagoda e mini aderenti.
La passione del couturier per l'architettura appare in questa collezione attraverso la sua visione di come un corpo debba interagire con il volume e le linee senza rigorosi parametri.
Luca Micheletto
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