Versione Italiana www.luukmagazine.com/it
English Version www.luukmagazine.com/en
Pусская версия www.luukmagazine.com/ru

mercoledì 25 febbraio 2009

Milano Moda Donna non poteva cominciare meglio

Una pioggia di star ha invaso i parterre delle grandi sfilate in calendario oggi, che hanno visto in passerella collezioni azzeccatissime e un tocco di ironia, cosa che in un momento di crisi trasmette sicuramente ottimismo.
Ad aprire questa edizione della kermesse meneghina dedicata alle collezioni per il prossimo inverno Elena Mirò, che ha saputo dimostrare ancora una volta come si possa essere eleganti e sensuali con una taglia 46.
La sfilata, con in platea Ilary Blasi, è ispirata al tema del viaggio come necessità profondamente femminile e contemporanea di continuo rinnovamento, evoluzione ma anche come esperienza insieme intellettuale, estetizzante e di profonda libertà individuale.
Gli abiti indossati dalle modelle che escono da eleganti porte girevoli sono ricchi nei tessuti e nelle lavorazioni: trech in raso pesante, cappe in double, cappotti a collo alto e giacche eleganti, da abbinarsi a gonne in chiffon e pizzi ricamate, a gonne sul ginocchio, a pantaloni di fogge orientali.
La viaggiatrice di Elena Mirò, che porta in valigia il fascino, l'anima, il mito di una donna davvero completa e compiuta, sceglie il bianco opale, il grigio perla, il blu zaffino e il verde smeraldo su cui si accendono lampi di Swarovski che catturano lo sguardo.
A seguire riflettori puntati su Luciano Soprani e sulla sua modella d'eccezione: Manuela Arcuri, protagonista alla fine della sfilata di un piccolo sketch per la presentazione del nuovo profumo della Maison.
Lo stilista-fondatore riporta in scena il concetto di eleganza sobria e di un recupero di interiorità attraverso il senso del colore, l'emozione tattile dei tessuti e l'attenzione alle forme per una vestibilità che non invecchia mai.
La mano grafica rimane una pietra miliare così come la palette cromatica composta da bianco, nero e dagli immancabili finestrati, sigillo del marchio.
Nel primo pomeriggio di scena Lorenzo Riva, apparso alla fine del defilè sulle note della canzone vincitrice di Sanremo Giovani esibendo le calze bianche, simbolo di Arisa.
In passerella una donna sicura del suo fascino che incanta l'uomo con un carattere forte e deciso per il giorno, ma non disdegna un elegante incanto da boudoir quando si avvicina la sera.
Gli abiti di tweed giallo pannocchia, verde pavone e ruggine o panno di lano crème per il giorno diventano ricchi di velluti con inserti in raso lucido a effetto nastro per la mezza sera.
Alla sera è invece riservato un trionfo di sofisticato glamour fatto di nero e argento con jais, rose in georgette, organza e velluto per incorniciare una donna che vola in un mondo di favola.
La pelliccia diviene protagonista nella sfilata Simonetta Ravizza ispirata a una nuova Greta Garbo, donna forte, decisa, con accenti androgini.
In una sala non particolarmente piena ma onorata dalla presenza di Simona Ventura, la stilista ha portato in passerella forme visibilmente geometriche addolcite dalla morbidezza e ricchezza dei materiali che si modellano sul corpo in maniera sensuale, creando una figura accattivante, e colori non-colori come il grigio, nelle sue varie tonalità, e il cipria con tocchi di rubino e lemon.
Insieme ai sempre presenti visoni, zibellini e cincillà, c'è un grande ritorno della volpe, lavorata con nuove tecniche e realizzata in svariate sfumature di colore.
Da Seduzioni Diamonds non potevano mancare grandi ospiti per una diva come Valeria Marini: da Maria Grazia Cucinotta a Vladimir Luxuria e Pamela Prati.
La collezione, ispirata al "nouvelle burlesque", fonde sex appeal, glamour e allegria ed è composta da abiti lunghi e corti intarsiati di pizzo, ravvicinati al corpo da originali bustier stringi vita tempestati di pietre semi preziose, alternati a push up di haute lingerie.
La donna Seduzioni Diamonds vuole essere sofisticata ed intrigante conservando la sua praticità quotidiana indossando capi in jersey, abiti e pantaloni slim, blazer-tuxedo e gonne dritte segnate da dettagli in velluto.
Gli abiti lunghi in viscosa laminata, o corti in versione charleston in color "beige intense fog" si rifanno agli anni Trenta mentre l'abito nero scollato davanti e dietro, impreziosito da ricami in paillettes ad effetto vortice. rimane sempre intrigante ed originale.
A chiudere il defilè la perennemente solare Valeria Marini in veste di stilista, che non perde mai la sua aria da star quando dispensa baci agli ospiti del parterre e abbraccia Maria Grazie Cucinotta.
A concludere questa intensa prima giornata di Milano Moda Donna Alviero Martini, unico evento odierno fuori dal Fashion Center allestito in via Gattamelata dalla CNMI.
Nel quartier generale della Maison in via Argelati gli ospiti sono stati accolti da un rigenerante aperitivo e dalla simpatia di un comico di Zelig che ha aperto e chiuso la sfilata 1a classe.
La collezione per il prossimo inverno è dominata dalla semplicità di forme, di colori, di abbinamenti ed è ispirata ai primi anni Settanta, la breve epoca che precedette la rivoluzione dei costumi e delle società, fatta di tante donne borghesi libere, emancipate ed elegantissime.
I colori sono tutti naturali: tortora, cammello, blu navy con qualche punta di cobalto; i tessuti sono maschili: panno, tweed e double mentre la silhouette è super femminile con abiti al ginocchio molto fascianti senza però voler essere sexy ma piuttosto raffinati.
Anche quest'anno torna la stampa Geo che per la prossima stagione invernale è "all-over", su tutto il corpo, seguendo l'intento di lasciare un segno di stile preciso e forte.
La sera invece appaiono le paillettes, che sono l'unico tocco di lusso, un concentrato di luce necessario a rafforzare l'eleganza misurata e senza tempo della collezione.
Insomma, Milano Moda Donna non poteva cominciare meglio.

Luca Micheletto

Nessun commento:

Posta un commento