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martedì 10 marzo 2009

Da Chanel a McQueen: un'eccezionale settima giornata della Paris Fashion Week

Intensa anche la settima giornata della Paris Fashion Week aperta con il defilè Chanel presso il Grand Palais.
Le modelle che escono da 8 porte sfoggiando robes, tailleur, cappotti e piumini basati sul binomio bianco e nero identificano il nuovo stile cittadino concepito da Karl Lagerfeld.
In passerella abiti supersexy aperti sul seno ma con gorgiere fintamente austere e polsisi spesso in papier maché realizzati da un artista giapponese esperto nella tecnica dell'origami.
Gli accessori vanno dai cappelli che rimandano a Mademoiselle Coco e ai suoi primi anni da modista alle borse mignon, agli zainetti in vernice o alle cartelle in pvc trasparente con all'interno una borsa matelassè più piccola.
Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri intraprendono il loro nuovo percorso come stilisti della Maison Valentino presso il Trocadéro.
La loro idea è quella di rimanere fedeli all'identità del marchio esprimendo un progetto creativo e definendo un donna femminile ma strong, non romantica.
In passerella cappotti che divengono abiti, cappe anni Settanta orlate di volpe argentata, scarpe dai plateau funzionali.
Gli abiti da cocktail e da sera si scambiano i ruoli perchè nemmeno la donna Valentino ha il tempo di cambiarsi ed ecco quindi che la giacca corta di visone smeraldo dégradé si può portare anche con un paio di jeans e la cappa nera ha le maniche tempestate di fasce gioiello e di rubini.
Nel tardo pomeriggio di scena Vanessa Bruno che ha aperto la sfilata con maglioni a coste con frange dorate in stile militare sulle spalle indossati con leggins di pelle e gonne di pelle scamosciata.
A chiudere il defilè abiti con corpini dai collages in stile Rodarte di tulle nero e punti dorati.
In passerella anche creazioni colorate molte amate dai fans e dai rivenditori internazionali: bluse in seta dorata, pantaloni grigi a vita alta abbinati a obi di pelle verde scuro, abiti in lurex viola e impermeabili rossi abbinati a ghette di pelle nera.
Finale in grande stile per questa settima giornata con Alexander McQueen.
Il tema della sfilata è il riciclo e così lo stilista avvolge la testa delle modelle in buste di cellophane.
Di scena tutte le tappe della carriera di McQueen, dallo stile Givenchy ripreso attraverso un'icona sacra come Aurey Hepburn al set piramidale formato da "reliquie" di vecchi show dello stilista.
I cappelli, realizzati da Philip Treacy, sono iperbolici mentre sulla passerella si alternano soluzioni acrobatiche sempre più ricercate: stampe che citano Escher, volumi e abiti trasformisti, fantasie Arlecchino e scenografiche crinoline che formano boules di taffetas.

Luca Micheletto

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