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mercoledì 11 marzo 2009

Sapore di Russia sulle passerelle dell'ottava giornata della Paris Fashion Week

Ad aprire la penultima giornata della Paris Fashion Week la collezione Kenzo disegnata da Antonio Marras.
In passerella una favola russa, armoniosa ed elegante, fatta da abiti-bambola a stampe botaniche, sahariane in panno verde militare, giacche dritte in grigio tessuto maschile con orlo di lapin e cappotti di maglia ricamati come un tappeto di fiori.
Gli accessori sono perfetti, proprio da babuske e matrioske che scappano dalla Russia portandosi dietro abiti e monili di casa loro da mescolare con quel che trovano all'ombra della Tour Eiffel.
Questo legame tra Mosca e la Ville Lumière ritorna anche nella stampa che mette insieme Place de la Victoire, dove è sorta la prima boutique Kenzo, e la Piazza Rossa.
A seguire le creazioni dello stilista libanese Elie Saab che di sera veste principesse mediorentali e star holliwoodiane mentre di giorno sofisticate ladies.
Alla classica serie di magnifici tubini e vestiti da sera in chiffon drappeggiato che mandano in visibilio le signore si affianca un daywear di alto livello pervasa da un tocco neoclassico.
Lo shopping time è fatto di abiti color ghiaccio presi a prestito dagli anni Quaranta mentre la sera rimane lussuosa, con inserti di pizzo e tessuti lucidi, drappeggi morbidi e preziosi ricami, vere e proprie incrostazioni di cristalli che enfatizzano spalle e décolleté.
Nel primo pomeriggio Hannah McGibbon presenta la sua collezione per Chloé.
In passerella cappotti coperta cammello e giacche di cachemire strette da piccole cinture di pelle, giacche a mantellina e pantaloni con pinces dai colori molto borghesi.
Le creazioni hanno perso la freschezza da ragazza di tendenza ma le enormi borse di cuoio e struzzo diventeranno certamente i must have del prossimo inverno, rendendo così il brand desiderio di giovani donne che seguono la moda.
In seguito riflettori puntati su Hermès, la cui collezione disegnata da Jean Paul Gaultier riesce a coniugare perfettamente questi tempi di crisi con il lusso estremo della Maison.
In passerella looks milionari interamente in pelle e pelliccia per raffinate aviatrici anni Venti che prediligono una misurata opulenza.
Trench lussureggianti di volpe, giubbotti in astrakan grigio, scarpe allacciate in coccodrillo e calottine di nappa da pilota riescono ancora una volta a soddisfare gli straricchi che vestono Hermès senza far innervosire chi vive di un modesto stipendio.
A chiudere le sfilate in calendario nel corso dell'ottava giornata della Paris Fashion Week le creazioni John Galliano ispirate al folklore russo e balcanico.
Lo stilista concepisce una passerella su cui sfilano modelle che sembrano appartenere ad un mondo parallelo, fantastico e dalle illusioni magiche.
Lavorazioni a mano e un'attenta ricerca esaltano i dettagli di questi abiti popolari: cappotti, bluse e particolari copricapi.
Alla fine però Galliano entra in una realtà più vicina alla sua tradizione con una sequenza di abiti dal delicato romanticismo, molto amati dalle fans della Maison.

Luca Micheletto

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