Prima Louis Vuitton con la collezione disegnata da Marc Jacobs come la quintessenza dell'esprit francese, adatta per essere indossata da una sexy bomb fantalona, sfacciata, acchiappa maschi, pronta a travestirsi da coniglietta di Playboy pur di farsi notare.
Sulla passerella, allestita in un tendone trasparente nel cortile del Louvre, abiti belli, lucidi e desiderabili per donne bon ton dalle chiome a banana, acconciature come tende, ruche, fiocchetti, piegoline, volumi arrotondati e vite strizzate, stivali cuissard annodati con un nastro di velluto nero e scarpe con altissimo tacco.
Ogni modella ha in mano una borsa: pochette d'argento rettangolari ma anche il bauletto nero lavorato a listarelle.
Il colore dominante è il rosa, scelto per una sfilza di seggioline del parterre, glamour, adatto a chi vuole attirare l'attenzione.
Per Marc Jacobs "la moda deve far sognare, le donne vogliono essere belle, divertirsi e dimenticare la recessione con molta ironia".
Per chiudere la manifestazione parigina Miu Miu ha deciso di sfilare in un palazzatto di Avenue Foch.Il mondo femminile concepito da Miuccia Prada è come un prisma da filtrare con uno sgardo ironico, tenero e beffardo.
In passerella una bella signora della nuova borghesia ricca, una donna dalla femminilità dirompente che indossa abiti bicolori rosa e neri o decorati di pietre preziose, cappottini a vita bassa e abiti tapestry stile indiano.
La collezione è proporzionata ma eccentrica, dal glamour borghese, con rimandi storici alla Germania perchè la stilista si dichiara eurocentrica.
Trucco e pettinature hanno messo in rilievo la donna chic che ama i ricami, talvolta orientali, altre geometrici.
Il beige domina la scena, soprattutto borse e scarpe con tacco alto e cinturino.
Luca Micheletto
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